mercoledì, marzo 14, 2007

Economia: Organizzazione delle imprese

Le imprese sono vincolate al profitto e vivono in un regime di concorrenza

Il contratto che ci lega come lavoratori ad un'azienda limita la nostra discrezionalità (dovremo prendere ordini da qualcuno)

Fredrick Taylor ha teorizzato il cosìdetto taylorismo che istituisce la figura del manager come colui che raccoglie i dati e prende le decisioni

Dal taylorismo: elevata specializzazione (catena di montaggio), controllo esasperato.

L'azienda è organizzata a strati dove lo strato superiore controlla quello inferiore.


 

Tre tipi di interdipendenza tra settori dell'azienda:

  • Interdipendenza per accumulazione: istituire regole comuni adottabili in modo indipendente dalle parti
  • Interdipendenza sequenziale: una parte attende in input l'output dell'altra
  • Interdipendenza reciproca: iterativamente le parti dipendono l'una dall'altra (soluzione: mettere sotto la stessa unita chiunque si condiziona in modo rilevante)


 

E' importante fare un buon design dell'organizzazione dell'azienda: non sempre il taylorismo è vincente.

La componente sociale di un'azienda può avere un'importanza rilevante. Tale componente è governata attraverso la struttura. Organizzazioni socialmente flessibili (con imposizioni meno forti) sono in genere in grado di superare meglio momenti difficili. La struttura deve rispondere correttamente anche alla'ambiente in cui si trova.

Le scelte strutturali non sono eterne e possono cambiare nel tempo


 

  • Top management (direzione, amministratore delegato)
  • Linea intermedia (middle management)
  • Nucleo operativo (chi lavora in produzione e vendita)
  • Staff di supporto (come l'ufficio legale, la mensa)
  • Analisti (chi si preoccupa di analizzare e normale il lavoro altrui)

Struttura semplice: per piccole/piccolissime imprese. Manca un vero e proprio disegno organizzativo specifico. Pro flessibilità, contro inefficienza.

Struttura funzionale: l'azienda viene divisa in comparti basati sulla funzione (ad es. settore approvvigionamenti, settore produzione, settore ricerca e sviluppo). C'é una specializzazione e valorizzazione delle capacità.

Struttura divisionale: con il diversificarsi dei prodotti/mercati la divisione funzionale non è più sufficiente. Si divide di solito la struttura per prodotto e all'interno dei gruppi di prodotto per funzione (come nella divisione funzionale).

Struttura matriciale: Si propone di essere simile alla divisionale, ma meno separatista (fig. pag. 135)


I manager di secondo livello si trovano quindi schiacciati tra la direzione della loro funzione e il loro responsabile di progetto, devono avere grandi doti di negoziazione e perdono tempo nei negoziati; però questo sistema si prefigge di raggiungere l'eccellenza contemporaneamente sia sotto il profilo funzionale che sotto quello del prodotto/mercato.

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