mercoledì, marzo 14, 2007

Economia: Le imprese


Il profitto (fine dell'impresa) è la differenza fra entrata e l'uscita di denaro

Operano in economia di mercato

Sono soggette a concorrenza

Vincolate al profitto (devono produrre profitto)


 

Le imprese possono scomparire.

In particolare devono:

- soddisfare i fornitori (pagarli)

- soddisfare i lavoratori (pagarli ad un prezzo medio di mercato)

- soddisfare i clienti (offrire prodotti/servizi ad un prezzo competitivo)

- un impresa deve generare profitto


 

Le imprese:

- trasformano input (materie prime, lavoro) in output (prodotti/servizi)

Cosa fanno?

- partecipano a processi di scambio

da cui

- ricavano risorse finanziarie

che servono a

  • remunerare i fattori


 

Classificazione delle imprese per:

  • attività: primarie (agroalimentari), secondario (industria manufatturiera), terziario (servizi)
  • addetti (numero impiegati, ecc.)
  • fatturato (somma dei ricavi)
  • valore aggiunto: fatturato + rimanenze a magazzino e ordini in essere – spese per materie prime e servizi
  • capacità tecnico-produttive: capacità di produzione per periodo
  • capacità patrimoniali: capitale di cui può disporre un'impresa e valore dei mezzi impiegati nell'attività

Con avvento rivoluzione industriale si passa da produzioni artigianali a industriali e nasce l'esigenza di avere dei manager nelle imprese. I proprietari tendono a assumere incarichi a lungo termine: trovare capitali, ecc.; i manager prendono il controllo diretto.


 

Classificazione per management:

  • Impresa padronale: i padroni dell'impresa sono anche manager. Poco efficiente se non in particolari condizioni
  • impresa manageriale a proprietà ristretta: via di mezzo
  • impresa manageriale a proprietà estesa: modeste quote per ogni soggetto proprietario. I manager sono i veri controllori della società. Un ristretto numero di soci maggior può raggiungere una quota considerevole e decidere sui managers. Caso estremo: public company in cui è il mercato a decidere se i manager hanno lavorato bene.
  • impresa pubblica (controllata dallo stato o da enti locali)


 

La legge prevede due tipi di società: le società di persone (essenzialmente le imprese padronali) e le società di capitali (essenzialmente tutte le altre)


 

Le società di persone

 

società semplici

società in nome collettivo

società in accomandita

Obbligazioni sociali

tutti i soci tranne quelli esclusi dal "patto contrario"

tutti i soci

tutti i soci con responsabilità limitata

Tutti i soci illimitatamente responsabili hanno potere di amministrazione.

Le imprese con un solo socio responsabile sono dette imprese individuali.

La cessione del titolo di socio deve in ogni caso avere il beneplacito degli altri soci.


 

Le società di capitali

 

società a responsabilità limitata

società in accomandita per azioni

società per azioni

Obbligazioni sociali

soci responsabili solo per capitali e mezzi investiti

soci responsabili

soci responsabili solo per capitali e mezzi investiti


 

I soci eleggono gli amministratori (che non sono per forza soci)

La cessione del titolo di socio è libera (si devono solo accordare le parti (chi cede e chi riceve)


 

Artigianato vs Imprese

Artigianato

Dimensioni piccole: mercati limitati

Mercato "locale"

La qualità del prodotto è fortemente influenzata dal lavoro (più che da altri fattori).

Conoscenza non codificata, tramandata e non "imparata".


 

Imprese

Spingono il progresso tecnologico

Mercati non locali

Forte utilizzo di macchinari (minore importanza della qualità del lavoro)

La conoscenza tende ad entrare nell'impresa piuttosto che nel singolo lavoratore


 

Lo sviluppo dei mercati arriva quando c?é una grossa domanda

Occorre che l'impresa "cresca" per portare la specializzazione dei lavoratori ed evitare che tutti facciano un po' di tutto.


 

Le grandi imprese nascono ad inizio '900 negli USA. Poche imprese riescono a svilupparsi e/o aggregarsi in modo da raggiungere grandi dimensioni.

In Europa invece tendono a formarsi i "distretti industriali": dimensioni piccole, forte impegno degli impiegati e fitta rete di collaborazioni informali.


 

Le imprese nascono perché

  • cooperazione: "uniti si fa la forza": la cooperazione è alla base dei valori dell'impresa.

  • "difetto del mercato": conviene piuttosto fare una cosa che comprarla all'attuale prezzo di mercato.

Le imprese crescono finché è conveniente farlo. Oltre un certo livello si rischia che le spese di gestione superino le convenienze di essere grandi.


 

Per essere imprenditori non occorre essere dei geni, ma avere un'idea per il futuro che prescinda dai dati della realtà

L'accentramento delle funzioni dell'imprenditore è da un lato buono (snellizza le procedure) e dall'altro cattiva (si rischia di non sapersi rimettere in gioco).


 

Nascita di un'impresa

Racconta di fondi

  • Fondi personali dei soci fondatori (sono quelli che conferiscono diritti amministrativi e patrimoniali).
  • Fondi di terzi (prestiti bancari, emissione di obbligazioni), non danno diritti amministrativi, ma solo patrimoniali.

Esistono due modi per ottenere fondi di terzi:

  1. Richiederli ad un istituto di credito(che farà da intermediario fra investitori e l'azienda
  2. Emettere delle obbligazioni. Le obbligazioni dovrebbero normalmente essere a rischio minore per l'investitore rispetto alle azioni.

I fondi sono una condizione necessaria, ma non sufficiente all'impresa: i fondi sono l tramite per ottenere materie prime e manodopera, pertanto il successo di un'impresa dipende anche dalla munificenza dell'ambiente medesimo.

Esistono diversi tipi di fattori:

  • fattori a fecondità semplice sono le materie prime che vengono lavorate e rivendute
  • fattori a fecondità ripetuta sono, ad esempio, gli strumenti

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